Laboratorio: la traduzione letteraria: dalla teoria alla prassi editoriale Università degli Studi di Milano Statale

Laboratorio: la traduzione letteraria: dalla teoria alla prassi editoriale Università degli Studi di Milano Statale

Qualsiasi sia la tua esigenza, nel momento in cui individui il servizio più adatto alle tue esigenze, puoi esporre tutto il materiale e richiedere un preventivo, oltre che informazioni specifiche circa le tariffe dei traduttori e la tariffa della traduzione a cartella per poter effettuare una scelta definitiva. Generalmente quando si presenta un testo da tradurre ad un’agenzia, magari richiedendo un preventivo per sapere quanto costa una traduzione a pagina o a cartella, questo verrà visionato da un responsabile, il quale poi affiderà il lavoro al professionista più adatto. Il madrelingua ha innegabilmente il vantaggio di conoscere a fondo le espressioni idiomatiche e le sfumature linguistiche e culturali, e probabilmente è anche in grado di tradurre abbastanza bene un testo, ma questo non fa di lui un traduttore professionista. Questo procedimento viene solitamente richiesto quando si necessita di una garanzia in più sulla qualità della traduzione e può essere effettuato solamente da un traduttore professionista. Oltre alle domande riguardanti il calcolo delle tariffe delle traduzioni, viene spesso chiesto come fare a capire se una traduzione ha valore legale.

la traduzione letteraria

Terza edizione del Premio Letterario Nazionale “Vittorio Stagnani”,...

Del resto basta osservare un semplice dato generale che riguarda l’editoria italiana. Molti libri che abbiamo a disposizione sono infatti traduzioni ed attorno ad essi ruota una parte significativa del mercato editoriale. Si tratta di un fatto che è divenuto via via sempre più chiaro agli occhi di tutti e che fatto sì che nella cultura italiana l’attenzione per i libri tradotti e la traduzione sia progressivamente cresciuta. Le Giornate hanno contribuito a questo mostrando che i traduttori e le traduttrici non sono importanti solo perché sono dei professionisti un po’ particolari di cui non si può fare a meno ma perché grazie al loro lavoro il modo di guardare la letteratura e i testi si arricchisce di una conoscenza e profondità speciale. La traduzione di un’opera di narrativa va quindi collocata in un contesto culturale ad ampio raggio. La traduzione di un libro è solo la punta dell’iceberg del lavoro di un traduttore.

Tradurre dal Norvegese: parliamone con Margherita Podestà Heir

  • È quindi importante che il traduttore sappia “sentire” tutti gli elementi estetici del testo e li sappia poi “far sentire” al lettore nella sua lingua.
  • Tutta la qualità dell’opera dipende dal corretto lavoro del traduttore nel mantenere la forza e il sentimento dell’autore.
  • Detto questo, bisogna però tenere conto del fatto che, a seconda delle esigenze, esistono diversi gradi di valore legale che può assumere un documento.
  • Deve essere in grado di ricercare le informazioni necessarie per chiarire i dubbi e risolvere i problemi che possono sorgere durante la traduzione.

Questo tipo di traduzione, infatti, è costantemente al centro di diatribe tra i traduttori e gli scrittori. Al fine di trasmettere al lettore tutto il significato di un testo non basta che il traduttore passi in un’altra lingua il valore delle parole. Più che di traduzione mi piace parlare dei traduttori e traduttrici e a questo riguardo direi che il traduttore e la traduttrice hanno progressivamente perso quella che Lawrence Venuti ha chiamato “invisibilità” per essere riconosciuto come attore importante nella creazione di prodotti culturali. Anche nel passato c’è chi aveva affermato la centralità del tradurre, ma certamente il dibattito culturale della nostra epoca è stato segnato da questo tema. Il cambiamento nella percezione di chi traduce è la conseguenza di un mutamento profondo del concetto di traduzione perché è affiorata nella cultura la convinzione che il tradurre eserciti una funzione di gran lunga superiore a quello che superficialmente si può pensare. Quello con NTL è stato un incontro inatteso, frutto di una serie di congiunzioni e casualità che si sono aperte nel momento in cui si chiudeva un precedente rapporto di lavoro. In dodici anni di intensa attività questo gruppo è diventato la mia seconda famiglia, mi ha fatto crescere e mi ha arricchito a livello personale e professionale. Sono membro del consiglio di amministrazione e mi occupo della gestione operativa come responsabile amministrativa. Un elemento importante nel processo traduttivo è la presa di coscienza che ogni atto comunicativo comporta un "residuo comunicativo", un concetto, una parola o anche solo un'espressione davanti alla quale sembra bloccarsi la nostra traduzione, davanti alla quale sembra impossibile procedere con la traduzione[5]. Questo comporta una particolare attenzione nel vedere quali parti del messaggio hanno o potrebbero avere elevate probabilità di non essere comprese appieno e in modo immediato e quali strumenti metatestuali si possono mettere in azione per gestire tale residuo comunicativo. La strategia comunicativa viene così a coincidere in buona parte con la strategia traduttiva, che deve tenere conto della dominante del testo e del lettore modello del metatesto. Essere esperti conoscitori del corpus delle opere dell'autore che si sta traducendo agevola senza dubbio il traduttore poiché, in questo modo, sarà in grado di rendere in maniera precisa gli eventuali riferimenti ad altre opere o a temi ricorrenti. “l’accadere della traduzione come incontro tra un particolare testo e un particolare soggetto in un particolare momento” (così Henri Meschonnic in Poétique du traduire). “L’inconscio, vera realtà psichica, resta in sé inconoscibile, inattingibile al di là del linguaggio cosciente strutturato sulle categorie del pensiero. In quanto tale, esso appare (anche se non è) come nulla agli occhi della coscienza. Ma i livelli più profondi (…) della nostra personalità si rifiutano di interpretarlo come nulla linguistico, e leggono in esso invece una totalità significativa infinita, che può essere vista come una sorta di linguaggio preverbale”. In generale è più facile reperire informazioni circa l’affidabilità di un’agenzia, piuttosto che del singolo traduttore, in quanto questa collabora su ampio raggio e ottiene più facilmente recensioni da parte dei propri clienti. Capita spesso che il traduttore letterario sia obbligato a condensare le informazioni contenute in alcuni passaggi in corso di traduzione. Nel farlo, alcuni elementi giudicati non essenziali devono essere rimossi in modo tale da migliorare la qualità stilistica dell’opera tradotta. Il primo è II mestiere di riflettere (a cura di Chiara Manfrinato, Azimut, 200???) in  revisione accurata dei testi per garantire qualità e precisione.  scrivono la storia di un loro lavoro in forma ora diaristica, ora dialogica, ora persino teatrale, ma sempre in chiave autobiografica, focalizzandosi sulla propria autorialità fuori e dentro la pagina tradotta. Una traduzione può essere generalmente definita come un processo attraverso il quale una data lingua viene resa in un’altra.